Roma 24/gennaio/2004 Caro Dan Aspromonte Prima di tutto le mie congratulazioni a te ed a tua moglie per la nascita della bambina e tantissimi auguri perché possa avere una vita piena di felicità. Ho letto la tua e- mail. Io non sono parente della famiglia di 'chiss di mischiariell', come non sono parente della maggior parte dei nicknakes che ho messo sul sito, è solo una mia ricerca fatta per il sito web. Certo 'chiss di mischiariell' li conosco tutti . Sicuramente chi portava questo soprannome in origine era Giuseppe D'Ulisse , il fratello della tua bisnonna Giovina D'Ulisse, perché sia Pantaleone, che Vincenzo, che Nicola erano chiamati tutti e tre 'chiss di mischiariell' e questo quando succede significa che il loro padre già portava questo soprannome. Il più importante dei fratelli è stato Zi Nicola di 'mischiariell', che aveva il Bar penna nera . Zi Nicola durante la guerra è stato un sergente maggiore degli alpini, che è un corpo d'armata dell' esercito italiano, specializzato nelle battaglie in montagna. E gli alpini come distintivo hanno un cappello con una penna nera che è un po' la loro bandiera da questo il nome di ' Bar penna nera'. Lui era una persona colta . Quando c'era la festa del 4 novembre ed a Torricella si faceva la commemorazione dei caduti in guerra al monumento della pineta, Zi Nicola faceva il discorso commemorativo. Aiutava chi doveva fare le domande della pensione o dei contributi di guerra o scrivere lettere agli enti pubblici. In più organizzava gli alpini di Torricella, che ne sono molti. Io lo ricordo con molto affetto perché abitavo vicino, la mia casa paterna è propriodi fronte al bar penna nera. Quando vado a Torricella saluto sempre sua moglie Zia Maria , che abita sopra al Bar. Tutti e tre i fratelli , prima Pantaleone poi Vincenzo e poi Zi Nicola sono morti fra gli anni sessanta e settanta. Prima di morire aveva dato la gestione del bar e dell'organizzazione degli alpini a Marziale D'Ulisse, che tu conosci. E Marziale, in particolare per l'organizzazione degli alpini, non lo ha fatto rimpiangere. Ciao ed a presto Antonio Piccoli
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