Cieli d'Api


Heavens of Bees

 

Poesia delle Api

Api, a flotte navigano le chiome
e l’aroma del fiore e del prato,
messaggere dei nettari grezzi,
instancabili, et mella tenacia fingunt1.

Frecce del polline e frattale damascato,
le api arte recentes excudunt ceras2
del fido alveare, sorgente ed humus,
casa del miele, della regina, delle pupe.

Sciame, pulsante presenza lieve,
dalle fronde crespe delle selve
all’arnia, preziosa di propoli e favi,
là dove suo laboro s’insapora3.

Docile arnia, estrella casta4,
fondata con radici luminose e preghiera,
un altro de los pezones olorosos
del pecho de la tierra
5 e del cielo.

Succo del dinamismo enzimatico,
fuso elemento energetico, il miele:
spuma augurale dell’umorismo,
fermento munifico dell’umanità,
divino licor de la humildad6.

1 Virgilio: Georgiche, libro IV. Trad. = e mieli con tenacia elaborano.
2 Virgilio: Georgiche, libro IV. Trad. = con arte fabbricano nuove cere.
3Dante Alighieri, Paradiso XXXI: nell’alveare, dove il frutto del suo lavoro si converte in dolce miele.
4Garcìa Lorca: El canto de la miel. Trad. = stella casta.
5Pablo Neruda: Oda al limòn. Trad. = dei capezzoli odorosi del petto della terra.
6Garcìa Lorca: El canto del la miel. Trad. = divino liquore dell’umiltà.

 

Poem of the Bees